Nuove indagini nel mondo della poesia - FEBBRAIO 2022

Rubrica: “PER QUESTO MARE, POESIANDO, NAVIGARE”

Le indagini poetiche - Febbraio 2022

In questa edizione leggerai qualcosa di Pablo Neruda, Khalil Gibran, Gianni Rodari e Trilussa.





Avete mai calcato un sentiero? Avete mai sperimentato quella serie di incredibili emozioni che travolgono il vostro corpo, il cuore, l’anima? La voglia di scoprire, di conoscere, la speranza di sentire gli occhi lucidi e contenti osservando ciò che vi circonda, desiderare di incrociare con lo sguardo l’infinito, la felicità di poter raggiungere un obiettivo. La bellezza di un sentiero però non è solo l’arrivo o la cima, bensì il viaggio stesso è parte della bellezza e l’unico modo per realizzare davvero tutti i sogni è godersi appieno ogni fase del viaggio. Il nostro viaggio poetico di questo mese ha come partenza il mese di febbraio. È passata da pochi giorni la Candelora, nota festa della Presentazione al Tempio di Gesù celebrata il 2 febbraio. E un detto appropriato ci dice che siamo quasi fuori dall’inverno, ne manca solo un’altra metà!

A cannalor

A cannalor
a vrnat è sciuta for
chi na sap cuntà
n’atu tant c n stà



La Candelora (traduzione)

La Candelora
l'inverno è giunto
chi non sa contare
ce n'è un'altra metà


Ed è lì che sorge una speranza, quel raggio di luce, quella scintilla che ci dona la voglia di vivere e di amare. E chi meglio di Pablo Neruda ce la può descrivere?




Pablo Neruda - Speranza

Ti saluto, Speranza, tu che vieni da lontano
inonda col tuo canto i tristi cuori.
Tu che dai nuove ali ai sogni vecchi.
Tu che riempi l’anima di bianche illusioni.
Ti saluto, Speranza, forgerai i sogni
in quelle deserte, disilluse vite
in cui fuggì la possibilità di un futuro sorridente,
ed in quelle che sanguinano le recenti ferite.
Al tuo soffio divino fuggiranno i dolori
quale timido stormo sprovvisto di nido,
ed un’aurora radiante coi suoi bei colori
annuncerà alle anime che l’amore è venuto.


Certamente insieme alla speranza, un amico è ciò che di più immenso ci possa capitare nella vita e può aiutarci nella ricerca spasmodica di chi siamo, accompagnarci nei periodi bui e donarci acqua fresca, come ci indica Khalil Gibran.




Khalil Gibran - Un amico

Cos’è per te un amico,
perché tu debba cercarlo
per ammazzare il tempo?
Cercalo sempre per vivere il tempo.
Deve colmare infatti le tue necessità,
non il tuo vuoto.
E nella dolcezza dell’amicizia
Ci siano risate,
E condivisione di momenti gioiosi.
Poiché nella rugiada
delle piccole cose
Il cuore trova il suo mattino
E si rinfresca.


La tappa successiva porta festa, è Carnevale, e chi meglio di Gianni Rodari può esprimerci la gioia di festeggiare e sentirsi un po’ bambini? Il paragone con la guerra è forte e in un periodo doloroso e affaticato come il nostro, dovremmo cominciare a vedere tutto con occhi diversi ed eliminare l’odio.




Gianni Rodari - Viva i coriandoli di Carnevale

Viva i coriandoli di Carnevale,
bombe di carta che non fan male!
Van per le strade in gaia compagnia
i guerrieri dell’allegria:
si sparano in faccia risate
scacciapensieri,
si fanno prigionieri
con le stelle filanti colorate.
Non servono infermieri
perché i feriti guariscono
con una caramella.
Guida l’assalto, a passo di tarantella,
il generale in capo Pulcinella.
Cessata la battaglia, tutti a nanna.
Sul guanciale
spicca come una medaglia
un coriandolo di Carnevale.


Questa è la felicità, la cerchiamo ovunque, disperatamente. Dov’è ubicata? A volte usiamo vite intere vagando per posti remoti, generando apatia e sconforto perché la vogliamo ma non sappiamo come sia. Forse Trilussa ci indica la strada con le sue poche ed efficaci parole.




Trilussa - Felicità

C’è un’ape che si posa
su un bocciolo di rosa:
lo succhia e se ne va…
Tutto sommato, la felicità
è una piccola cosa.


Giunti alla fine dell’escursione, ci rendiamo conto che è stata tutta bella.